LA GENESI, I miracoli e le predizioni secondo lo Spiritismo

Allan Kardec

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55. È singolare che tali prodigi, che avvenivano nello stesso momento in cui l'attenzione della città era completamente fissata sul supplizio di Gesù, che era l'avvenimento del giorno, non siano stati osservati, dal momento che nessuno storico ne fa menzione. Sembra impossibile che un terremoto e tutta la Terra avvolta dalle tenebre per tre ore, in un paese dove il cielo è sempre di una limpidezza perfetta, siano potuti passare in modo così inavvertito.

La durata di questa oscurità è pressappoco proprio quella di una eclisse di sole, ma questo genere di eclisse non si verifica che con la luna nuova, e la morte di Gesù ebbe luogo durante i plenilunio, il giorno 14 del mese di Nissan, giorno della Pasqua dei Giudei. L'oscuramento del Sole può anche essere causato dalle macchie che si osservano sulla sua superficie. In tal caso lo splendore della luce è sensibilmente affievolita, ma giammai al punto di produrre l'oscurità e le tenebre. Supponendo che un fenomeno di questo genere si sia verificato a quell'epoca, si sarebbe comunque trattato di una causa perfettamente naturale. [88]

In quanto ai morti resuscitati, può darsi che alcune persone abbiano avuto delle visibili o apparizioni, la qual cosa non è affatto eccezionale; ma siccome allora non si conosceva la causa di questo fenomeno, si è immaginato che gli individui apparsi uscissero dai sepolcri.

Sconvolti dalla morte del loro Maestro, i discepoli di Gesù, hanno senza dubbio legato a essa alcuni fatti particolari, ai quali non avrebbero dato alcuna attenzione in altre circostanze. Potrebbe essere bastato che un frammento di roccia si fosse staccato in quel momento, perché persone predisposte al meraviglioso vi vedessero un prodigio, e che, amplificando il fatto, dicessero che le rocce si erano spaccate.

Gesù è grande per le sue opere, di certo non per i quadri fantastici di cui un entusiasmo poco ponderato ha creduto di doverlo circondare.

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[88] Sulla superficie del Sole si hanno costantemente delle macchie fisse, che seguono il suo movimento di rotazione e che sono servite a determinarne la durata. Ma, a volte, queste macchie aumentano di numero, di estensione e d'intensità, ed è allora che si verifica una diminuzione della luce e del calore solare. Questo aumento del numero delle macchie sembra coincidere con certi fenomeni astronomici e con la relativa posizione di alcuni pianeti, cosa che ne determina la riapparizione periodica. La durata di questo oscuramento è molto variabile; talvolta essa è soltanto di due o tre ore, ma nell'anno 535 d.C. ci fu un oscuramento che durò quattordici mesi.
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