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Tale è il risultato a cui ci ha condotto il fenomeno della tabacchiera,
riferito nel capitolo VII, n. 116, e su cui ci siamo a lungo
intrattenuti, poiché abbiamo visto in esso l'occasione per scrutare una
delle leggi più importanti dello Spiritismo, la legge, cioè, la cui
conoscenza può chiarire più di un mistero del mondo visibile. Avviene
così che da un fatto, ordinario in apparenza, può scaturire la luce.
Tutto sta nell'osservare con cura, ed è ciò che, come noi, ognuno può
fare, quando non ci si limiti a vedere gli effetti senza cercarne le
cause. Se la nostra fede si fortifica di giorno in giorno è perché noi
comprendiamo. Fate sì, dunque, che gli altri comprendano, se volete fare
proseliti seri. La comprensione delle cause ha anche un altro
risultato, che è quello di tracciare una linea di demarcazione tra la
verità e la superstizione.
Se noi consideriamo la scrittura
diretta dal punto di vista dei vantaggi che essa può offrire, diremo che
finora la sua principale utilità è stata la costatazione materiale d'un
fatto serio: l'intervento di un potere occulto che, in questo fenomeno,
trova un nuovo mezzo per manifestarsi. Ma le comunicazioni, che così si
ottengono, raramente sono di una qualche lunghezza; esse sono
generalmente spontanee e limitate a delle parole, a delle sentenze,
spesso a dei segni inintelligibili. Se ne sono ottenute in tutte le
lingue, in greco, in latino, in siriano, in caratteri geroglifici ecc.,
ma esse ancora non si sono prestate a quelle dissertazioni ininterrotte e
rapide che la psicografia, o scrittura per mezzo della mano del medium,
permette.