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    IL LIBRO DEI MEDIUM o  GUIDA DEI MEDIUM E DEGLI EVOCATORI > PARTE SECONDA - MANIFESTAZIONI SPIRITISTE > Capitolo VI - MANIFESTAZIONI VISIVE > Saggio teorico sulle apparizioni
Saggio teorico sulle apparizioni
101. Le manifestazioni 
apparenti più comuni hanno luogo durante il sonno, attraverso i sogni: 
sono, queste, le visioni. Non può rientrare nel nostro compito esaminare
 tutte le particolarità che possono presentare i sogni. Noi le 
riassumiamo dicendo che esse possono essere: una visione attuale delle 
cose presenti o assenti; una visione retrospettiva del passato; in 
qualche caso eccezionale, un presentimento del futuro. Spesso sono anche
 dei quadri allegorici che gli Spiriti fanno passare sotto i nostri 
occhi per offrirci utili avvertimenti e salutari consigli, se si tratta 
di buoni Spiriti; oppure per indurci in errore e stimolare le nostre 
passioni, se si tratta di Spiriti imperfetti. La teoria, che qui segue, 
si applica ai sogni, così come a tutti gli altri casi di apparizione (si
 veda Il libro degli Spiriti, n. 400 e ss.).
Crederemmo di fare da parte nostra offesa al buon senso dei nostri lettori, se ci proponessimo di dimostrare ciò che c'è di assurdo e di ridicolo in quella che viene volgarmente chiamata l'interpretazione dei sogni.
    
Crederemmo di fare da parte nostra offesa al buon senso dei nostri lettori, se ci proponessimo di dimostrare ciò che c'è di assurdo e di ridicolo in quella che viene volgarmente chiamata l'interpretazione dei sogni.
102. Le apparizioni 
propriamente dette hanno luogo allo stato di veglia, e quando si gode 
della piena e intera libertà delle proprie facoltà. Esse si presentano 
generalmente sotto una forma vaporosa e diafana, a volte vaga e 
indecisa. Spesso, a prima vista, è una luce biancastra i cui contorni si
 delineano a poco a poco. Altre volte le forme sono nettamente marcate, e
 si possono distinguere i più tenui tratti del viso, al punto da poterne
 fare una descrizione molto precisa. Il portamento e l'aspetto sono 
simili a quelli che aveva lo Spirito quando era vivo.
Potendo assumere tutte le apparenze, lo Spirito si presenta sotto quella con cui può meglio farsi riconoscere, se tale è il suo desiderio. Così, quantunque, come Spirito, non abbia più alcun difetto fisico, egli si mostrerà storpio, claudicante, gobbo, ferito, con delle cicatrici, se ciò fosse necessario per costatare la sua identità. Esopo, per esempio, come Spirito non è deforme; ma se lo si evoca in quanto Esopo — pur supponendo che avesse avuto parecchie esistenze in seguito — egli apparirà brutto e gobbo, con le sue vesti tradizionali.
Una cosa interessante è che, salvo circostanze particolari, le parti meno accentuate sono le membra inferiori, mentre la testa, il tronco, le braccia e le mani sono sempre chiaramente delineate: perciò non li si vede quasi mai camminare, ma scivolare come ombre.
Quanto alle vesti, sono costituite generalmente da un drappeggio che termina in lunghe increspature svolazzanti. Questa almeno, insieme a una capigliatura ondulata e graziosa, è l'apparenza di quegli Spiriti che non hanno mantenuto nulla delle cose terrene. Ma gli Spiriti volgari, quelli che qui abbiamo conosciuto, hanno generalmente le vesti che avevano nell'ultimo periodo della loro esistenza terrena.
Spesso essi hanno attributi caratteristici della elevazione che hanno raggiunto, come un'aureola, o delle ali per quelli che possono essere considerati come degli angeli, mentre altri portano segni distintivi che richiamano le loro occupazioni terrene: così un guerriero potrà apparire con la sua armatura, un sapiente con dei libri, un assassino con un pugnale ecc. Gli Spiriti superiori hanno un aspetto bello, nobile e sereno; gli Spiriti del grado più basso hanno qualcosa di feroce e di bestiale, e qualche volta portano ancora le tracce dei crimini che hanno commesso o dei supplizi che hanno patito. La questione della veste e di tutti gli oggetti accessori è forse quella che causa maggior stupore. Noi vi ritorneremo in un capitolo a parte, perché essa si lega anche ad altri fatti molto importanti.
Potendo assumere tutte le apparenze, lo Spirito si presenta sotto quella con cui può meglio farsi riconoscere, se tale è il suo desiderio. Così, quantunque, come Spirito, non abbia più alcun difetto fisico, egli si mostrerà storpio, claudicante, gobbo, ferito, con delle cicatrici, se ciò fosse necessario per costatare la sua identità. Esopo, per esempio, come Spirito non è deforme; ma se lo si evoca in quanto Esopo — pur supponendo che avesse avuto parecchie esistenze in seguito — egli apparirà brutto e gobbo, con le sue vesti tradizionali.
Una cosa interessante è che, salvo circostanze particolari, le parti meno accentuate sono le membra inferiori, mentre la testa, il tronco, le braccia e le mani sono sempre chiaramente delineate: perciò non li si vede quasi mai camminare, ma scivolare come ombre.
Quanto alle vesti, sono costituite generalmente da un drappeggio che termina in lunghe increspature svolazzanti. Questa almeno, insieme a una capigliatura ondulata e graziosa, è l'apparenza di quegli Spiriti che non hanno mantenuto nulla delle cose terrene. Ma gli Spiriti volgari, quelli che qui abbiamo conosciuto, hanno generalmente le vesti che avevano nell'ultimo periodo della loro esistenza terrena.
Spesso essi hanno attributi caratteristici della elevazione che hanno raggiunto, come un'aureola, o delle ali per quelli che possono essere considerati come degli angeli, mentre altri portano segni distintivi che richiamano le loro occupazioni terrene: così un guerriero potrà apparire con la sua armatura, un sapiente con dei libri, un assassino con un pugnale ecc. Gli Spiriti superiori hanno un aspetto bello, nobile e sereno; gli Spiriti del grado più basso hanno qualcosa di feroce e di bestiale, e qualche volta portano ancora le tracce dei crimini che hanno commesso o dei supplizi che hanno patito. La questione della veste e di tutti gli oggetti accessori è forse quella che causa maggior stupore. Noi vi ritorneremo in un capitolo a parte, perché essa si lega anche ad altri fatti molto importanti.
103. Abbiamo detto che le 
apparizioni hanno qualcosa di vaporoso. In certi casi si potrebbero 
paragonare all'immagine riflessa in uno specchio senza argentatura; 
immagine che, nonostante la sua limpidezza, non impedisce che si vedano 
attraverso di essa gli oggetti che si trovano dietro. In linea generale è
 così che li distinguono i medium veggenti. Essi li vedono andare, 
venire, entrare in un appartamento o uscirne, circolare tra la folla dei
 vivi, avendo l'aria — almeno per quanto riguarda gli Spiriti inferiori —
 di prendere parte attiva a tutto ciò che accade intorno a loro, di 
interessarsene, e di ascoltare ciò che si dice. Di frequente sono visti 
avvicinarsi a una persona, ispirarle delle idee, influenzarla, 
consolarla se sono Spiriti buoni, prenderla in giro se sono maligni, 
mostrarsi tristi o contenti dei risultati che ottengono; costituiscono, 
in una parola, il doppio del mondo corporeo. Questo è il mondo occulto 
che ci circonda, dentro il quale viviamo, senza sospettarne l'esistenza,
 così come viviamo, senza maggior sospetti, in mezzo a miriadi di esseri
 del mondo microscopico. Il microscopio ci ha rivelato il mondo degli 
infinitamente piccoli, che noi non sospettavamo neppure. Lo Spiritismo, 
coadiuvato dai medium veggenti, ci ha rivelato il mondo degli Spiriti, 
il quale è anch'esso una delle forze attive della natura. Con l'aiuto 
dei medium veggenti, noi abbiamo potuto studiare il mondo invisibile, 
conoscere le sue abitudini, proprio come un popolo di ciechi potrebbe 
studiare il mondo visibile con l'aiuto di qualche individuo che godesse 
della vista (vedere più avanti, al capitolo sui medium, il paragrafo 
riguardante i medium veggenti).
104. Lo Spirito che vuole o 
può apparire riveste a volte una forma ancora più netta, che ha tutte le
 apparenze di un corpo solido, al punto di produrre un'illusione 
completa e di far credere che si abbia davanti a sé un essere corporeo. 
In alcuni casi, infine, e sotto il dominio di certe circostanze, la 
tangibilità può divenire reale, vale a dire che uno può toccare, 
palpare, sentire la medesima resistenza, il medesimo calore come da 
parte di un corpo vivo, la qual cosa però non gli impedisce di svanire 
con la stessa rapidità di un baleno. Non è più allora attraverso gli 
occhi che se ne costata la presenza, ma attraverso il tatto. Se era 
permesso attribuire all'illusione o a una sorta di fascinazione 
l'apparizione semplicemente visuale, il dubbio non è più permesso quando
 la si può afferrare, palpare, e quando essa stessa vi afferra e vi 
stringe. I fatti di apparizioni tangibili sono i più rari. Ma quelli che
 sono avvenuti in questi ultimi tempi, sotto l'influenza di alcuni 
potenti medium, [8] e che hanno l'autenticità di testimonianze 
inconfutabili, provano e spiegano quei fatti che la storia riferisce 
riguardo a persone che si sono mostrate dopo la loro morte, con tutte le
 apparenze della realtà.
[8] Fra gli altri il signor Home.
Del resto, come abbiamo detto, per quanto straordinari siano simili fenomeni, tutto il meraviglioso scompare, non appena si conosca il modo con cui essi si producono, e si comprende che, lungi dall'essere una deroga alle leggi della natura, essi sono soltanto l'effetto di una nuova applicazione di queste leggi.
[8] Fra gli altri il signor Home.
Del resto, come abbiamo detto, per quanto straordinari siano simili fenomeni, tutto il meraviglioso scompare, non appena si conosca il modo con cui essi si producono, e si comprende che, lungi dall'essere una deroga alle leggi della natura, essi sono soltanto l'effetto di una nuova applicazione di queste leggi.
105. Per sua natura e nel 
suo stato normale, il perispirito è invisibile, e ha ciò in comune con 
una grande quantità di fluidi, che sappiamo che esistono e che tuttavia 
non abbiamo mai visto. Ma esso può anche, proprio come certi fluidi, 
subire delle modificazioni che lo rendono percettibile alla vista, sia 
attraverso una sorta di condensazione, sia attraverso un cambiamento 
nella disposizione molecolare; ed è allora che ci appare sotto una forma
 vaporosa. La condensazione — non bisognerebbe, però, prendere questo 
termine alla lettera; noi lo usiamo solo in mancanza di un altro e a 
titolo di paragone — la condensazione, diciamo noi, può essere tale che 
il perispirito acquisisce le proprietà di un corpo solido e tangibile; 
ma esso può istantaneamente riprendere il suo stato etereo e invisibile.
 Possiamo renderci conto di questo effetto attraverso quello del vapore,
 che può passare dall'invisibilità allo stato nebuloso, poi liquido, 
quindi solido e viceversa. Questi differenti stati del perispirito sono 
il risultato della volontà dello Spirito, e non di una causa fisica 
esteriore, come avviene nei nostri gas. Quando lo Spirito ci appare, è 
perché egli pone il suo perispirito nella condizione necessaria a 
renderlo visibile. Ma per questo la sua volontà non è sufficiente, 
poiché la modificazione del perispirito si opera attraverso la sua 
combinazione con il fluido stesso del medium. Ora, questa combinazione 
non sempre è possibile, il che spiega perché la visibilità degli Spiriti
 non è generale. Così, non basta che lo Spirito voglia mostrarsi, né 
tampoco basta che una persona voglia vederlo: bisogna che i due fluidi 
possano combinarsi, che vi sia, cioè, tra di loro una sorta di affinità.
 Forse è anche necessario che l'emissione del fluido della persona sia 
alquanto abbondante, per poter operare la trasformazione del 
perispirito, e probabilmente sono necessarie altre condizioni ancora, 
che ci sono sconosciute. Infine, occorre che lo Spirito abbia il 
permesso di farsi vedere dalla tale persona, cosa che non sempre gli è 
accordata, oppure lo è ma solo in certe circostanze, per motivi che non 
possiamo valutare.
106. Un'altra proprietà del 
perispirito, e che attiene alla sua natura eterea, è la penetrabilità. 
Nessuna materia gli è di ostacolo: esso le attraversa tutte, così come 
la luce attraversa i corpi trasparenti. È per questo che non esiste 
chiusura che possa opporsi all'entrata degli Spiriti. Essi visitano il 
prigioniero nella sua cella con la medesima facilità con cui visitano 
l'uomo che sta in mezzo ai campi.
107.Le
 apparizioni nello stato di veglia non sono né rare né nuove. Ce ne sono
 state in tutti i tempi, e la storia ne registra un grande numero. Ma 
senza risalire troppo indietro, ai nostri giorni esse sono molto 
frequenti, e tanti sono gli individui che ne hanno avute scambiandole in
 un primo momento per quelle che si è poi convenuto chiamare 
allucinazioni. Esse sono soprattutto frequenti nei casi di morte di 
persone assenti, le quali vengono a visitare i loro parenti o amici. 
Sovente queste apparizioni non hanno uno scopo ben preciso, ma si può 
dire che in generale gli Spiriti, che appaiono così, sono attratti dalla
 simpatia. Abbia ciascuno la compiacenza di esaminare i suoi ricordi, e 
vedrà quanto poche siano le persone che non abbiano conoscenza di 
qualche fatto di questo genere, la cui autenticità non dovrebbe essere 
messa in dubbio.