IL LIBRO DEI MEDIUM o GUIDA DEI MEDIUM E DEGLI EVOCATORI

Allan Kardec

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19. Generalmente si crede che per convincere sia sufficiente mostrare dei fatti. In effetti questo sembra il cammino più logico, e tuttavia l'esperienza dimostra che non sempre questo è il migliore. Infatti si vedono spesso persone, che i fatti più evidenti non riescono per nulla a convincere. A che cosa deve attribuirsi ciò? È quello che proveremo a dimostrare.

Nello Spiritismo, la questione degli Spiriti è secondaria e consecutiva; non è questo il punto di partenza, e sta precisamente qui l'errore in cui si cade e che spesso ci porta a fallire di fronte a certe persone. Non essendo gli Spiriti null'altro che le anime degli uomini, il vero punto di partenza sarà dunque l'esistenza dell'anima. Ora, come può il materialista ammettere che degli esseri vivano al di fuori del mondo materiale, quando crede sé stesso essere null'altro che materia? Come può credere che ci siano degli Spiriti al di fuori di lui, quando non crede di averne uno in sé stesso? Invano accumuleremmo davanti ai suoi occhi le prove più tangibili: le contesterebbe tutte, perché non ne ammette il principio.

Ogni insegnamento metodico deve procedere dall'elemento conosciuto a quello sconosciuto. Per il materialista, l'elemento conosciuto è la materia. Partite dunque dalla materia e cercate prima di tutto — facendogliela osservare — di convincerlo che in lui c'è qualcosa che sfugge alle leggi della materia. Brevemente: prima di renderlo SPIRITISTA cercate di renderlo SPIRITUALISTA. Ma questo è tutto un altro ordine di fatti, un insegnamento tutto speciale nel quale bisogna procedere con altri mezzi. Parlare al materialista degli Spiriti, prima ch'egli sia convinto di avere un'anima, è come incominciare da dove si dovrebbe finire, perché egli non può ammettere la conclusione se non ne ammette le premesse.

Prima dunque di cominciare a convincere un incredulo, anche con i fatti, conviene assicurarsi sulla sua opinione riguardo all'anima, vale a dire se egli crede alla sua esistenza, alla sua sopravvivenza al corpo, alla sua individualità dopo la morte. Se la sua risposta è negativa, sarebbe fatica sprecata parlargli degli Spiriti. Ecco la regola. Noi però non diciamo che tale regola non abbia delle eccezioni, ma allora il fatto è che esisterà probabilmente un'altra causa che lo renderà meno refrattario.