145. Rimane
da distruggere un errore assai diffuso e che consiste nel confondere
con gli Spiriti picchiatori tutti gli Spiriti che comunicano per mezzo
di colpi. La tiptologia è un mezzo di comunicazione come un altro e non è
meno degno, per gli Spiriti elevati, della scrittura o della parola.
Tutti gli Spiriti, buoni o cattivi, possono dunque servirsene, proprio
come si servono degli altri mezzi. Ciò che caratterizza gli Spiriti
superiori è l'elevatezza del pensiero, e non lo strumento di cui essi si
servono per trasmetterlo; senza dubbio essi preferiscono i mezzi più
comodi e soprattutto più rapidi. Ma, in mancanza di carta e matita, essi
si serviranno senza esitazione della volgare tavola parlante, prova ne
sia che attraverso questo mezzo si ottengono le cose più sublimi. Se noi
non ce ne serviamo non vuol dire dunque che lo disprezziamo, ma è
unicamente perché, come fenomeno, ci ha insegnato tutto ciò che noi
potevamo sapere; perché esso nulla può aggiungere alle nostre
convinzioni e perché la lunghezza delle comunicazioni, che noi
riceviamo, esige una rapidità che non è compatibile con la tiptologia.
Gli Spiriti che picchiano, dunque, non sono tutti Spiriti
picchiatori. Questo nome deve essere riservato a quelli che possono
essere chiamati picchiatori di professione e che, con l'aiuto di questo
mezzo, si dilettano a fare degli scherzi per divertire una compagnia
oppure per infastidire con la loro inopportunità. Da parte loro ci si
possono attendere, a volte, cose spiritose, mai però cose profonde.
Rivolgere loro domande d'una certa portata scientifica o filosofica
sarebbe perciò come perdere il proprio tempo. La loro ignoranza e la
loro inferiorità è valsa loro a giusto titolo, da parte degli altri
Spiriti, la qualifica di Spiriti giocolieri o saltimbanchi del mondo
spiritista. Aggiungiamo che, se agiscono spesso per proprio conto, essi
sono sovente anche strumenti di cui si servono gli Spiriti superiori
quando vogliono produrre degli effetti materiali.