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Si designano così le persone capaci di avvertire la presenza degli
Spiriti attraverso una vaga impressione, una sorta di sfioramento su
tutte le membra, di cui esse non possono rendersi conto. Questa varietà
non presenta un carattere ben definito. Tutti i medium sono
necessariamente impressionabili, per cui l'impressionabilità è una
qualità generale piuttosto che speciale: è la facoltà rudimentale
indispensabile allo sviluppo di tutte le altre. Essa differisce
dall'impressionabilità puramente fisica e nervosa, con la quale non
bisogna confonderla, poiché ci sono persone che non hanno i nervi
delicati e che più o meno risentono dell'effetto della presenza degli
Spiriti, allo stesso modo che altre molto irritabili non ne risentono
affatto.
Questa facoltà si sviluppa con l'abitudine e può
raggiungere una tale acutezza che colui che ne è dotato riconosce,
dall'impressione che risente, non soltanto la natura buona o cattiva
dello Spirito che gli è al fianco, ma anche la sua individualità, così
come il cieco riconosce da un certo nonsoché l'avvicinarsi della tale o
talaltra persona. Egli diventa, in relazione agli Spiriti, un vero
sensitivo. Un buono Spirito produce sempre un'impressione dolce e
gradevole; quella di un cattivo Spirito, al contrario, è molesta,
angosciante e sgradevole. È come se si respirassero delle impurità.