Sullo Spiritismo
Dissertazioni Spiritiste
Abbiamo
riunito in questo capitolo alcune comunicazioni spontanee che possono
completare e confermare i principi contenuti in quest'opera. Avremmo
potuto citarne un numero molto più grande, ma abbiamo voluto limitarci a
quelle comunicazioni che hanno più particolarmente rapporto con il
futuro dello Spiritismo, con i medium e con le riunioni. Noi le diamo a
volte come istruzioni e a volte come tipiche del genere di comunicazioni
veramente serie. Terminiamo con alcune comunicazioni apocrife, seguite
da annotazioni atte a farle riconoscere.
Sullo Spiritismo
I
Confidate nella bontà di Dio e siate abbastanza illuminati da
comprendere i preparativi della nuova vita ch'Egli vi destina. Non vi
sarà dato, è vero, di goderne in questa esistenza; ma non sarete voi
felici — se non rivivrete su questo globo — di considerare dall'alto
l'opera che voi avrete incominciato e che si svilupperà sotto i vostri
occhi? Corazzatevi di una ferma fede e non abbiate alcuna esitazione di
fronte agli ostacoli che sembrano doversi elevare contro l'edificio di
cui voi ponete le fondamenta. Le basi sulle quali esso poggia sono
solide: ne ha posto la prima pietra il Cristo. Coraggio, dunque,
architetti del Divino Maestro! Lavorate, costruite, e Dio coronerà la
vostra opera. Ma ricordatevi bene che il Cristo rinnega quale suo
discepolo chiunque abbia la carità solo sulle labbra. Non basta credere,
bisogna soprattutto dare l'esempio della bontà, della tolleranza e del
disinteresse; senza di ciò la vostra fede sarà sterile per voi.
SANT'AGOSTINO
II
Il
Cristo stesso presiede i lavori di ogni genere che sono in via di
realizzazione, per aprirvi l'era di rinnovazione e perfezionamento che
le vostre guide spirituali vi predicono. Se, infatti, gettate gli occhi —
al di fuori delle manifestazioni spiritiste — sugli avvenimenti
contemporanei, voi riconoscerete senza alcuna esitazione quei segni
precursori, i quali vi proveranno in modo inconfutabile che i tempi
predetti sono arrivati. Si stabiliscano tra tutti i popoli le
comunicazioni. Rovesciate le barriere materiali, rapidamente si
cancelleranno gli ostacoli morali, che si oppongono alla loro unione,
nonché i pregiudizi politici e religiosi, e il regno della fraternità si
stabilirà infine in maniera solida e duratura. Osservate fin d'ora come
i sovrani stessi, spinti da una mano invisibile, prendano, cosa per voi
inaudita, l'iniziativa delle riforme. E le riforme che partono
dall'alto, e spontaneamente, sono ben più rapide e più durevoli di
quelle che partono dal basso e sono strappate con la forza. Io avevo,
malgrado alcuni pregiudizi infantili e di educazione, malgrado il culto
del ricordo, presentito l'epoca attuale. Ne sono felice e sono ancora
più felice di venire a dirvi: "Fratelli, coraggio! Lavorate per voi e
per l'avvenire dei vostri fratelli. Ma lavorate soprattutto per il
vostro miglioramento personale, e voi gioirete nella vostra prima
esistenza di una felicità, di cui quanto a voi è difficile farvi
un'idea, tanto a me di farvela comprendere.
CHATEAUBRIAND
III
Io
penso che lo Spiritismo è uno studio tutto filosofico delle cause
segrete dei movimenti interiori dell'anima, finora poco o per nulla
definiti. Esso spiega, più ancora di quanto non scopra, degli orizzonti
nuovi. La reincarnazione e le prove subite, prima che lo Spirito
raggiunga la meta suprema, non sono delle rivelazioni, ma una importante
conferma. Io sono colpito dalle verità che questo
mezzo mette in luce. E dico
mezzo con
intenzione, poiché, a mio avviso, lo Spiritismo è una leva che rimuove
le barriere della cecità. L'interessamento alle questioni morali
dev'essere ancora completamente creato. Si discute della politica che
turba gli interessi generali, si discute degli interessi privati, ci si
appassiona per l'attacco o la difesa personali. I sistemi hanno i loro
sostenitori e i loro detrattori; ma le verità morali, quelle che sono il
pane dell'anima, il pane della vita sono lasciate nella polvere
accumulatasi attraverso i secoli. Tutti i perfezionamenti sono utili
agli occhi della folla, tutti salvo quello dell'anima. La sua educazione
e la sua elevazione sono delle chimere, tutt'al più buone per occupare
gli ozi dei preti, dei poeti, delle donne, sia come semplice moda, sia a
titolo d'insegnamento.
Se lo
Spiritismo resuscita lo
spiritualismo, esso
renderà alla società lo slancio che dà agli uni la dignità interiore,
agli altri la rassegnazione, a tutti il bisogno di elevarsi verso
l'Essere supremo dimenticato e disconosciuto dalle Sue ingrate creature.
J.J. ROUSSEAU
IV
Se
Dio invia degli Spiriti per istruire gli uomini, è per illuminarli sui
loro doveri, per mostrare loro la strada che può abbreviare le loro
prove e, attraverso ciò, accelerare il loro avanzamento. Ora, come il
frutto giunge a maturità, così l'uomo arriverà alla perfezione. Ma a
fianco dei buoni Spiriti che vogliono il vostro bene, ci sono anche gli
Spiriti imperfetti che vogliono il vostro male; mentre gli uni vi
spingono avanti, gli altri vi trascinano indietro. È nel distinguerli
che voi dovete porre tutta la vostra attenzione. Il mezzo è semplice:
sforzatevi solo di capire che niente di quanto viene da un buono Spirito
può nuocere ad alcuno, mentre tutto ciò che è male non può venire che
da un cattivo Spirito. Se voi non ascoltate i saggi consigli degli
Spiriti che vi vogliono bene, se vi offendete per delle verità ch'essi
possono dirvi, è evidente che sono dei cattivi Spiriti che vi stanno
consigliando. Solo l'orgoglio può impedirvi di vedervi tal quali voi
siete. Ma se voi stessi non lo vedete, altri lo vedono per voi, cosicché
voi siete biasimati sia dagli uomini che di voi ridono alle vostre
spalle, sia dagli Spiriti.
UNO SPIRITO FAMILIARE
V
Bella
e santa è la vostra Dottrina. La prima pietra è posta e solidamente
posta. Ora voi non avete che da camminare. La strada che vi si apre
davanti è grande e maestosa. Beato è colui che arriverà al porto; più
proseliti avrà fatto e più gli se ne terrà conto. Ma, proprio per
questo, non bisogna abbracciare freddamente la Dottrina; bisogna
mettervi dell'ardore, e questo ardore sarà raddoppiato, perché Dio è
sempre con voi quando fate il bene. Tutti quelli che condurrete con voi
saranno altrettante pecorelle rientrate nell'ovile; povere pecorelle
mezzo traviate! Ricordatevi bene che il più scettico, il più ateo, il
più miscredente, infine, ha sempre nel cuore un piccolo angolo ch'egli
vorrebbe poter nascondere a sé stesso. Ebbene! È questo angolino che
bisogna cercare, che bisogna trovare. È questo il lato debole che
bisogna attaccare. È, questa, una piccola breccia lasciata aperta
espressamente da Dio per facilitare alla Sua creatura il modo di
rientrare nel Suo seno.
SAN BENEDETTO
VI
Non spaventatevi di fronte ad alcuni ostacoli, di fronte a certe controversie.
Non tormentate nessuno con nessuna insistenza. La persuasione
raggiungerà gli increduli solo attraverso il vostro disinteresse, solo
attraverso la vostra tolleranza e carità verso tutti senza eccezione.
Guardatevi soprattutto dal contrastare violentemente l'opinione
altrui, anche solo con parole o con dimostrazioni pubbliche. Più sarete
modesti, più riuscirete a farvi apprezzare. Non vi spinga ad agire alcun
movente personale, e troverete nelle vostre coscienze una forza
d'attrazione che solo il bene procura.
Gli Spiriti, per ordine di Dio, lavorano per il progresso di tutti senza eccezione. Voi, Spiritisti, fate lo stesso.
SAN LUIGI
VII
Qual
è l'istituzione umana, o anche divina, che non abbia incontrato degli
ostacoli da superare, degli scismi contro i quali non abbia dovuto
lottare? Se voi non aveste che una sola esistenza triste e caduca, non
vi attaccherebbero affatto, ben sapendo che dovrete soccombere da un
momento all'altro. Ma siccome la vostra vitalità è forte e attiva,
siccome l'albero spiritista ha forti radici, e si suppone ch'esso possa
vivere a lungo, allora si prova contro di esso la scure. Che cosa
otterranno questi invidiosi? Abbatteranno tutt'al più alcuni rami che
rispunteranno con nuovo vigore e saranno più forti che mai.
CHANNING
VIII
Voglio
parlarvi della fermezza che voi dovete avere nei vostri lavori
spiritisti. Una citazione su questo argomento vi è già stata fatta. Io
vi consiglio di studiarla col cuore e di applicarne lo spirito a voi
stessi. Infatti, allo stesso modo di san Paolo, voi sarete perseguitati
non in carne e ossa, ma in Spirito. I miscredenti, i farisei dell'epoca,
vi biasimeranno e vi derideranno. Ma voi non temete nulla; questa sarà
una prova che vi fortificherà se saprete attribuirla; e più tardi voi
vedrete i vostri sforzi coronati dal successo. Questo sarà un grande
trionfo per voi nel giorno dell'eternità, senza dimenticare che, in
questo mondo, c'è già una consolazione per le persone che hanno perduto
dei parenti e degli amici; sapere che essi sono felici, che si possa
comunicare con loro è una felicità. Andate dunque avanti; realizzate la
missione che Dio vi dà e di essa vi sarà tenuto conto il giorno in cui
comparirete davanti all'Onnipotente.
CHANNING
IX
Io
vengo, io, tuo Salvatore e tuo giudice; vengo, come una volta, tra i
figli smarriti di Israele; vengo a portare la verità e a dissipare le
tenebre. Ascoltatemi. Lo Spiritismo, come una volta la mia parola, deve
ricordare ai materialisti che al disopra di essi regna l'immutabile
verità: il Dio buono, il Dio grande che fa germogliare la pianta e che
solleva i flutti. Io ho rivelato la Divina Dottrina; io, come un
mietitore, ho legato in fasci il bene sparso nell'Umanità, e ho detto:
"Venite a me, voi tutti che soffrite!"
Ma gli uomini,
ingrati, hanno abbandonato la via dritta e larga che conduce al regno
del Padre mio e si sono smarriti tra gli aspri sentieri dell'empietà. Il
Padre mio non vuole annientare la razza umana. Egli vuole, non più per
mezzo di profeti, non più per mezzo di apostoli, Egli vuole che,
aiutandovi gli uni con gli altri, morti e viventi — morti, cioè, secondo
la carne, poiché la morte non esiste — vi soccorriate a vicenda, e che
la voce di quanti non sono più si faccia ancora sentire per gridarvi:
"Pregate e credete, perché la morte è la resurrezione, e la vita è la
prova scelta! Durante questa vita, le vostre virtù, ben coltivate,
devono crescere e svilupparsi come il cedro".
Credete alle
voci che vi rispondono: sono le anime stesse di coloro che voi evocate.
Io non comunico che raramente. I miei amici, coloro che hanno assistito
alla mia vita e alla mia morte, sono gli interpreti divini delle volontà
del Padre mio.
Fragili uomini, che credete all'errore delle
vostre oscure intelligenze, non spegnete la fiaccola che la clemenza
divina pone tra le vostre mani per illuminare la vostra strada e
ricondurvi, figli smarriti, nel grembo del Padre Vostro.
In verità io vi dico: "Credete nella diversità, nella
molteplicità degli
Spiriti che vi attorniano. Io sono troppo preso da compassione a causa
delle vostre miserie, a causa della vostra immensa debolezza, per non
tendere una mano soccorritrice agli infelici smarriti che, pur vedendo
il cielo, cadono nell'abisso dell'errore. Credete, amate, comprendete le
verità che vi vengono rivelate. Non mischiate la zizzania al buon
grano, i sistemi con le verità".
Spiritisti! Amatevi, ecco il
primo insegnamento. Istruitevi, ecco il secondo. Tutte le verità si
trovano nel Cristianesimo; gli errori che vi hanno messo radice sono di
origine umana. Ed ecco che al di là della tomba, che voi giudicavate il
nulla, delle voci vi gridano: "Fratelli! Nulla perisce. Gesù Cristo è il
vincitore del male, siate voi i vincitori dell'empietà".
OSSERVAZIONE. Questa comunicazione, ottenuta da uno dei migliori medium
della Società Spiritista di Parigi, è firmata con un nome che il
rispetto non ci permette di riprodurre che sotto ogni riserva, così
sarebbe grande il favore insigne della sua autenticità, anche perché di
esso troppo sovente si è abusato in comunicazioni evidentemente
apocrife. Questo nome è quello di Gesù di Nazareth. Noi non dubitiamo
affatto che Egli possa manifestarsi. Ma se gli Spiriti veramente
superiori non lo fanno che in circostanze eccezionali, la ragione ci
vieta di credere che lo Spirito puro per eccellenza possa rispondere
all'appello del primo venuto. Vi sarebbe, in tutti i casi, profanazione
nell'attribuirGli un linguaggio che non fosse degno di Lui.
È
per queste considerazioni che noi ci siamo sempre astenuti dal
pubblicare alcunché che portasse questo nome. E riteniamo che non si
potrà mai essere abbastanza circospetti nelle pubblicazioni di questo
genere, le quali posseggono autenticità solo per l'amor proprio, e il
cui minor inconveniente sarebbe quello di fornire delle armi agli
avversari dello Spiritismo.
Come abbiamo già detto, più gli
Spiriti sono gerarchicamente elevati, più il loro nome deve essere
accolto con diffidenza. Bisognerebbe essere dotati di una ben grande
dose di orgoglio, per illudersi d'avere il privilegio delle loro
comunicazioni, e credersi degni di conversare con loro come con i propri
eguali. Nella comunicazione di cui sopra, noi costatiamo solo una cosa:
la superiorità incontestabile del linguaggio e dei pensieri, lasciando a
ciascuno la cura di giudicare se Colui del quale la comunicazione porta
il nome non la rinnegherebbe.