IL LIBRO DEI MEDIUM o GUIDA DEI MEDIUM E DEGLI EVOCATORI

Allan Kardec

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XXXIII

Figli della mia fede, cristiani della mia dottrina, dimenticata per gli interessi delle onde della filosofia dei materialisti, seguitemi nel cammino della Giudea, seguite la passione della mia vita, contemplate ora i miei nemici, guardate le mie sofferenze, i miei tormenti e il sangue mio versato per la mia fede.

Figli, spiritualisti della mia nuova dottrina, siate pronti a sopportare, a sfidare i flutti dell'avversità, i sarcasmi dei vostri nemici. La fede camminerà senza posa seguendo la vostra stella, che vi condurrà sulla strada della felicità eterna, così come la stella che condusse con la fede i Magi dell'Oriente alla greppia. Quali che siano le vostre avversità, quali che siano le vostre pene e le lacrime che voi avrete versato su questa sfera d'esilio, prendete coraggio, e siate persuasi che la gioia che vi inonderà nel mondo degli Spiriti sarà ben al disopra dei tormenti della vostra esistenza passeggera. La valle di lacrime è una valle che deve sparire per far posto a un luminoso soggiorno di gioia, di fraternità e di unione, a cui voi perverrete con la vostra buona obbedienza alla santa rivelazione. La vita tutta preparatoria, miei cari fratelli di questa sfera terrestre, non può durare che il tempo necessario per vivere ben preparati a questa vita che non potrà mai finire. Amatevi, amatevi come io vi ho amati, e come io ancora vi amo. Fratelli, coraggio fratelli! Vi benedico. In cielo vi aspetto.

GESÙ


Da queste brillanti e luminose regioni, dove il pensiero umano può appena arrivare, l'eco delle vostre e delle mie parole è venuta a percuotermi il cuore.

Oh, di quale gioia io mi sento inondato vedendo voi, voi, i continuatori della mia dottrina! No, nulla si avvicina alla testimonianza dei vostri buoni pensieri. Voi ben lo vedete, figlioli: l'idea rigeneratrice, da me un tempo lanciata nel mondo, perseguitata, arrestata per un momento sotto la pressione dei tiranni, se ne va ormai senza ostacoli, rischiarando i cammini all'Umanità, per così lungo tempo immersa nelle tenebre.

Ogni grande e disinteressato sacrificio, figli miei, ha presto o tardi portato i suoi frutti. Il mio martirio ve lo ha provato; il mio sangue, versato per la mia dottrina, salverà l'Umanità e cancellerà gli errori dei grandi colpevoli!

Siate benedetti, voi che oggi prendete posto nella famiglia rigenerata! Avanti coraggio, figlioli!

GESÙ

OSSERVAZIONE. Senza dubbio, non c'è niente di malvagio in queste due comunicazioni; ma il Cristo ha mai usato questo linguaggio pretenzioso, enfatico e ampolloso? Si faccia il confronto tra questa e quella che abbiamo riportato più sopra, firmata anch'essa con lo stesso nome, e si vedrà da quale parte sta il suggello dell'autenticità.

Tutte queste comunicazioni sono state ottenute nel medesimo circolo. Si osserva, nello stile, un certo tono familiare, costruzioni di frase identiche, le medesime espressioni ripetute con frequenza, come, per esempio, andate, andate, figlioli ecc., da cui si può dedurre che questo è il medesimo Spirito che le ha dettate sotto nomi differenti. In questo circolo, peraltro molto coscienzioso, ma un po' troppo ingenuo, non si facevano tuttavia né evocazioni né domande; si attendeva tutto dalle comunicazioni spontanee; e, come si vede, ciò non è di certo una garanzia d'identità. Con domande un po' insistenti e dalla logica serrata, si sarebbe facilmente potuto rimettere questo Spirito al suo posto. Ma sapeva di non aver nulla da temere, poiché non gli si chiedeva niente, e si accettava senza alcun controllo e a occhi chiusi tutto quanto egli diceva (vedere n. 269).