IL LIBRO DEI MEDIUM o GUIDA DEI MEDIUM E DEGLI EVOCATORI

Allan Kardec

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32. Lo studio preliminare della teoria ha un altro vantaggio, quello cioè di mostrare immediatamente la grandezza dello scopo e il valore di questa scienza. Colui che inizia vedendo una tavola ruotare o battere dei colpi si sente più incline all'irrisione, poiché difficilmente può immaginarsi che da una tavola possa scaturire una dottrina rigeneratrice dell'umanità. Noi abbiamo sempre osservato che quelli che credono — prima d'aver visto — solo perché hanno letto e compreso, lungi dall'essere superficiali, sono al contrario quelli che riflettono di più. Attaccandosi più alla sostanza che alla forma, per loro la parte filosofica è la principale, e i fenomeni propriamente detti sono l'accessorio. Essi dicono che anche qualora questi fenomeni non esistessero, ne resterebbe almeno una filosofia che sola risolve problemi finora insoluti, che sola dà del passato e del suo avvenire la teoria più razionale. Essi, dunque, preferiscono una dottrina che spieghi a fronte di ogni altra che non spieghi o che spieghi male.

Chiunque rifletta comprende benissimo che si potrebbe fare astrazione delle manifestazioni, e che la Dottrina non cesserebbe di sussistere. Le manifestazioni vengono a corroborarla, a confermarla, ma non ne costituiscono la base essenziale; l'osservatore serio non le respinge, al contrario, ma attende le circostanze favorevoli che gli permetteranno di esserne testimone. La prova di ciò che noi avanziamo è che, prima di aver sentito parlare delle manifestazioni, una quantità di persone aveva l'intuizione di questa Dottrina, la quale non ha fatto che dare un corpo, un insieme alle loro idee.