IL LIBRO DEI MEDIUM o GUIDA DEI MEDIUM E DEGLI EVOCATORI

Allan Kardec

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Capitolo IV - TEORIA DELLE MANIFESTAZIONI FISICHE

Movimenti e sollevamenti — Rumori — Aumento e diminuzione del peso dei corpi


72.Dimostrata l'esistenza degli Spiriti, attraverso il ragionamento e i fatti, così come la possibilità da parte loro di agire sulla materia, si tratta ora di conoscere come si attua questa azione e come essi procedono per far muovere le tavole e gli altri corpi inerti.

Un pensiero si presenta in modo del tutto naturale ed è quello che noi abbiamo avuto. Siccome però tale idea è stata contrastata dagli Spiriti, che ci hanno dato tutt'altra spiegazione, ben lontana da quella che noi ci aspettavamo, questa è una prova evidente che la loro teoria non era uguale alla nostra opinione. Ora, questo primo pensiero, ognuno potrebbe averlo avuto come noi. Riguardo alla teoria degli Spiriti, noi crediamo che essa non sia mai venuta in mente a nessuno. Si riconoscerà senza fatica quanto essa sia superiore alla nostra, quantunque meno semplice, poiché essa ci dà la soluzione di parecchi altri fatti, che con la nostra teoria non trovano una spiegazione soddisfacente.

73. Da momento che degli Spiriti si conosce la natura, il loro aspetto umano, le proprietà semi materiale del perispirito, l'azione meccanica che esso può avere sulla materia; dal momento che in casi di apparizione si sono viste mani fluidiche e anche tangibili prendere degli oggetti e trasportarli, era naturale credere che lo Spirito si servisse molto semplicemente delle sue mani per far ruotare la tavola, e che egli la sollevasse nello spazio a forza di braccia. Ma allora, in questo caso, quale la necessità di avere un medium? Lo Spirito non potrebbe agire da solo? Infatti il medium, che il più delle volte poggia le mani sulla tavola in senso contrario al movimento, oppure non le poggia del tutto, non può evidentemente assecondare lo Spirito con un'azione muscolare qualsiasi. Lasciamo prima parlare gli Spiriti che abbiamo interrogato su questo argomento.

74. Le risposte che seguono ci sono state date dallo Spirito di san Luigi; esse sono state poi confermate da molti altri.

1. Il fluido universale è un'emanazione della divinità?

«No.»

2. È una creazione della divinità?

«Tutto viene creato, eccetto Dio.»

3. Il fluido universale è nello stesso tempo l'elemento universale?

«Sì, è il principio elementare di tutte le cose.»

4. Ha qualche rapporto con il fluido elettrico di cui noi conosciamo gli effetti?

«È il suo elemento.»

5. Qual è lo stato nel quale il fluido universale si presenta a noi nella sua più grande semplicità?

«Per trovarlo nella sua semplicità assoluta, bisognerebbe risalire fino ai puri Spiriti. Nel vostro mondo esso è sempre più o meno modificato per formare la materia compatta che vi circonda. Tuttavia potete asserire che lo stato che più si avvicina a questa semplicità è quello del fluido che voi chiamate fluido magnetico animale.»

6. È stato detto che il fluido universale è la sorgente della vita. È

forse, nello stesso tempo, anche la sorgente dell'intelligenza?

«No. Questo fluido non anima che la materia.»

7. Poiché questo è il fluido di cui è composto il perispirito, non sembra forse che esso vi si trovi in una sorta di stato di condensazione che lo avvicina, sia pure fino a un certo punto, alla materia propriamente detta?

«Fino a un certo punto — proprio come voi dite —, poiché non ne ha tutte le proprietà. Esso è più o meno condensato a seconda dei mondi.»

8. Come può uno Spirito attuare il movimento d'un corpo solido?

«Egli combina una parte del fluido universale con il fluido che emana il medium, idoneo a questo effetto.»

9. Gli Spiriti sollevano la tavola con l'aiuto delle loro braccia, in qualche modo solidificate?

«Questa risposta non vi porterà ancora ciò che voi desiderate. Allorché una tavola si muove sotto le vostre mani, lo Spirito evocato va ad attingere, nel fluido universale, quanto possa animare questa tavola d'una vita fittizia. Preparata così la tavola, lo Spirito l'attira e la fa muovere sotto l'influenza del suo stesso fluido, emanato dalla sua volontà. Allorché la massa che vuole mettere in movimento è per lui troppo pesante, egli chiama in suo aiuto degli Spiriti che si trovano nelle sue medesime condizioni. Per via della sua natura eterea, lo Spirito, propriamente detto, non può agire sulla materia grossolana senza intermediario, vale a dire senza il legame che lo unisce alla materia. Questo legame, che costituisce ciò che voi chiamate perispirito, vi dà la chiave di tutti i fenomeni spiritisti materiali. Io credo di essermi spiegato abbastanza chiaramente da farmi comprendere.»

OSSERVAZIONE. Noi richiamiamo l'attenzione su questa prima frase: Questa risposta non vi porterà ANCORA ciò che voi desiderate. Lo Spirito aveva perfettamente compreso che tutte le domande precedenti non erano state fatte se non per arrivare a questa, e fa allusione al nostro pensiero che attendeva in effetti tutt'altra risposta, vale a dire la conferma della nostra idea riguardo al modo con cui lo Spirito fa muovere le tavole.

10. Gli Spiriti che egli chiama in suo aiuto gli sono inferiori? Sono essi sotto i suoi ordini?

«Eguali, quasi sempre. Molte volte accorrono spontaneamente.»

11. Tutti gli Spiriti sono idonei a produrre fenomeni di questo genere?

«Gli Spiriti che producono questo genere di effetti sono sempre degli Spiriti inferiori, che non si sono ancora interamente liberati di ogni influenza materiale.»

12. Noi comprendiamo che gli Spiriti superiori non si occupino di cose che sono al disotto delle loro facoltà. Ma noi domandiamo se essi, in ragione del fatto che sono più smaterializzati, avrebbero il potere di farlo se ne avessero la volontà.

«Essi hanno la forza morale, così come gli altri hanno la forza fisica. Quando hanno bisogno di questa forza, essi si servono di coloro che la posseggono. Non vi è stato forse già detto ch'essi si servono degli Spiriti inferiori allo stesso modo con cui voi vi servite dei fattorini?»

OSSERVAZIONE. Si è detto che la densità del perispirito, se ci è concesso esprimerci così, varia a seconda dello stato dei mondi; sembra anche che essa varii nel medesimo mondo a seconda degli individui. Negli Spiriti moralmente avanzati, esso è più sottile e si avvicina a quello degli Spiriti elevati. Negli Spiriti inferiori, al contrario, esso si avvicina alla materia, e questo è il motivo per cui questi Spiriti di basso grado conservano per così lungo tempo le illusioni della vita terrena. Essi pensano e agiscono come se fossero ancora vivi; hanno i medesimi desideri e, si potrebbe quasi dire, la medesima sensualità. Questa grossolanità del perispirito, dandogli più affinità con la materia, rende gli Spiriti inferiori più adatti alle manifestazioni fisiche. È per la medesima ragione che un uomo di mondo, abituato ad attività intellettuali, il cui corpo sia fragile e delicato, non può sollevare un carico pesante come farebbe un facchino. La materia, in lui, è in qualche modo meno compatta e gli organi sono meno resistenti; egli, insomma, ha meno fluido nervoso. Essendo il perispirito, per lo Spirito, ciò che il corpo è per l'uomo, ed essendo la sua densità in ragione della inferiorità dello Spirito, questa densità sostituisce nello Spirito la forza muscolare, gli dà cioè - sui fluidi necessari alle manifestazioni - un potere maggiore di quello di cui dispongono coloro la cui natura è più eterea. Se uno Spirito elevato vuole produrre simili effetti, egli fa ciò che fanno presso di noi le persone di costituzione fragile: lo fa fare a uno Spirito del mestiere.

13. Se abbiamo capito bene ciò che avete detto, il principio vitale si trova nel fluido universale; lo Spirito attinge da questo fluido l'involucro semi materiale che costituisce il suo perispirito, ed è per mezzo di questo fluido ch'egli agisce sulla materia inerte. È così?

«Sì. Vale a dire ch'egli anima la materia d'una specie di vita fittizia: la materia si anima della vita animale. La tavola che si muove sotto le vostre mani vive come l'animale; essa obbedisce da sé stessa all'essere intelligente. Non è però che questo la spinga, come l'uomo farebbe con un peso; quando la tavola si solleva, non è che lo Spirito la sollevi a forza di braccia, ma è la tavola che, animata, obbedisce all'impulso dato dallo Spirito.»

14. Qual è il ruolo del medium in questo fenomeno?

«L'ho già detto. Il fluido proprio del medium si combina con il fluido universale accumulato dallo Spirito. È necessaria l'unione di questi due fluidi, vale a dire, del fluido animalizzato unitamente al fluido universale, per dar vita alla tavola. Ma osservate bene che questa vita è solo momentanea; essa si estingue con l'azione e spesso anche prima che questa termini, non appena cioè la quantità di questo fluido non è più sufficiente.»

15. Lo Spirito può agire senza il concorso di un medium?

«Egli può agire all'insaputa del medium. Vale a dire che molte persone, senza che lo sospettino, servono da ausiliarie agli Spiriti, per certi fenomeni. Lo Spirito attinge in loro, come da una sorgente, il fluido animalizzato di cui ha bisogno. Avviene così che il concorso del medium, come voi lo intendete, non sempre è necessario, la qual cosa ha luogo soprattutto nei fenomeni spontanei.»

16. La tavola animata agisce con intelligenza? Pensa?

«Essa non pensa di più del bastone con il quale fate un segno intelligente, ma la vitalità da cui essa è animata le permette di obbedire all'impulso di una intelligenza. Ricordate sempre, dunque, che la tavola che si muove non diventa Spirito e che essa non ha in sé stessa né pensiero né volontà.»

OSSERVAZIONE. Ci si serve sovente di una espressione analoga, nel linguaggio comune; di una ruota che giri con gran velocità, si dice che essa è animata da un movimento rapido.

17. Qual è la causa preponderante nella produzione di questo fenomeno: lo Spirito o il fluido?

«Lo Spirito è la causa, il fluido è lo strumento. Sono necessarie le due cose.»

18. Quale ruolo svolge, in questo caso, la volontà del medium?

«Quello di chiamare gli Spiriti e assecondarli nell'impulso dato al fluido.»

— L'azione della volontà è sempre indispensabile?

«Essa aumenta la forza, ma non sempre è necessaria, poiché il movimento può aver luogo contro e malgrado questa volontà, e questa è una delle prove che vi è una causa indipendente dal medium.»

OSSERVAZIONE. Per far muovere un oggetto non sempre è necessario il contatto delle mani. Il più delle volte questo contatto si rende necessario solo per dare il primo impulso, ma una volta che l'oggetto si è animato, può obbedire alla volontà dello Spirito senza contatto materiale. Ciò dipende sia dalla potenza del medium, sia dalla natura degli Spiriti. Un primo contatto non è neppure sempre indispensabile; se ne ha prova nei movimenti e negli spostamenti spontanei, che nessuno pensa di provocare.

19. Perché non tutti possono produrre il medesimo effetto e perché non tutti i medium hanno la medesima potenza?

«Questodipende dall'organizzazione e dalla maggiore o minore facilità con cui può avvenire la combinazione dei fluidi. Influisce anche la maggiore o minore simpatia del medium verso gli Spiriti, che trovano in lui la potenza fluidica necessaria. Accade con questa forza ciò che si verifica con quella dei magnetizzatori, la quale può essere più o meno grande. Sotto questo aspetto, ci sono persone che sono completamente refrattarie; altre nelle quali la combinazione non si attua che per uno sforzo della loro volontà; altre, infine; nelle quali la combinazione dei fluidi avviene così naturalmente e così facilmente, che esse non se ne accorgono neppure; e vengono così utilizzate, a loro insaputa, come strumento, come vi abbiamo già detto» (vedere più avanti, il capitolo "Manifestazioni fisiche spontanee").

OSSERVAZIONE. Il magnetismo è senza alcun dubbio il principio di questi fenomeni, non però come generalmente lo si intende. Prova ne sia che esistono potentissimi magnetizzatori che non farebbero muovere neppure un tavolinetto; e ci sono persone — tra cui anche fanciulli — che non possono magnetizzare, alle quali è sufficiente poggiare le dita su un tavolo pesante per farlo agitare. Se, dunque, la potenza medianica non è in ragione della potenza magnetica, è perché c'è un'altra causa.

20. Le persone cosiddette elettriche possono essere considerate dei medium?

«Queste persone attingono in sé stesse il fluido necessario alla produzione del fenomeno e possono agire senza l'aiuto di Spiriti estranei. Non sono quindi affatto dei medium nel senso che viene comunemente attribuito a questo termine; ma può anche darsi che uno Spirito assista e approfitti delle loro disposizioni naturali.»

OSSERVAZIONE. Accade con queste persone ciò che accade con i sonnambuli, i quali possono agire con o senza il concorso d'uno Spirito estraneo (si veda, nel capitolo sui "Medium", l'articolo relativo ai medium sonnambuli).

21. Lo Spirito, che agisce sui corpi solidi per muoverli, si pone nella sostanza stessa del corpo oppure al di fuori di questa sostanza?

«Avviene l'una e l'altra cosa. Noi abbiamo detto che la materia non è affatto un ostacolo per gli Spiriti. Essi penetrano in tutto; e una parte del perispirito s'identifica, per così dire, con l'oggetto in cui penetra.»

22. Come fa lo Spirito a picchiare? Si serve di un oggetto materiale?

«Non più che delle sue braccia per sollevare la tavola! Voi sapete bene che non ha martelli a sua disposizione. Il suo martello è il fluido combinato, messo in azione dalla sua volontà per muovere o per battere. Quando lo Spirito muove un oggetto, la luce vi dà la percezione del movimento; quando batte, l'aria vi trasmette il suono.»

23. Riusciamo a comprendere ciò quando egli picchia su un corpo duro. Ma come può egli far sì che si odano dei rumori o dei suoni articolati nel vuoto dell'aria?

«Poiché agisce sulla materia, può agire sull'aria allo stesso modo che sulla tavola. In quanto ai suoni articolati, egli può imitarli come tutti gli altri rumori.»

24. Voi dite che lo Spirito non si serve delle sue mani per muovere la tavola. Tuttavia, in certe manifestazioni visuali, si son viste apparire delle mani, le cui dita percorrevano la tastiera di un pianoforte, pigiando sui tasti e facendo sentire dei suoni. Non potrebbe essere, in questo caso, che il movimento dei tasti sia prodotto dalla pressione delle dita? Questa pressione non è forse anche diretta e reale, quando si fa sentire su noi stessi, quando le mani che la esercitano lasciano delle impronte sulla pelle?

«Voi potete comprendere la natura degli Spiriti e il loro modo di agire soltanto attraverso dei confronti, i quali però non ve ne daranno che un'idea incompleta. E il voler sempre paragonare i comportamenti degli Spiriti ai vostri è un errore. I loro comportamenti devono essere in rapporto con la loro organizzazione. Non vi ho forse detto che il fluido del perispirito penetra la materia e s'identifica con essa, animandola d'una vita fittizia? Ebbene, quando lo Spirito posa le dita sui tasti, egli le posa realmente sui tasti e li fa anche muovere. Ma non è con la forza muscolare ch'egli preme sul tasto. Egli anima il tasto, come anima la tavola; e il tasto, che obbedisce alla sua volontà, si muove e batte la corda. Anche qui accade una cosa che voi farete fatica a capire. Il fatto è che certi Spiriti sono così poco avanzati e talmente materiali, a confronto degli Spiriti elevati, che hanno ancora le illusioni della vita terrena e credono di poter agire come quando avevano il loro corpo. Essi non si rendono conto della vera causa degli effetti che producono più di quanto un contadino non si renda conto della teoria dei suoni ch'egli articola. Provate a domandare loro come suonino il pianoforte, ed essi vi diranno che vi battono sopra con le dita, poiché essi credono di battere. L'effetto si produce istintivamente presso di loro, senza che essi sappiano come, e tuttavia attraverso la loro volontà. La medesima cosa avviene quando essi si esprimono con delle parole.»

OSSERVAZIONE. Da queste spiegazioni risulta che gli Spiriti possono produrre tutti gli effetti che produciamo noi stessi, ma con mezzi idonei alla loro organizzazione. Certe forze, che sono loro proprie, sostituiscono i muscoli che a noi sono necessari per agire; così come il gesto supplisce, nel muto, la parola che a lui manca.

25. Tra i fenomeni, che vengono citati come prove dell'azione di una potenza occulta, ve ne sono alcuni che sono palesemente contrari a tutte le leggi conosciute della natura. Qualche dubbio non parrebbe allora permesso?

«Il fatto è che l'uomo è ben lontano dal conoscere tutte le leggi della natura. Se le conoscesse tutte, sarebbe uno Spirito superiore. Ogni giorno che passa, pertanto, smentisce coloro che, credendo di sapere tutto, pretendono d'imporre dei limiti alla natura, senza che per questo, tuttavia, diventino meno orgogliosi. Svelando incessantemente nuovi misteri, Dio avverte l'uomo di diffidare dei suoi propri lumi, perché verrà giorno in cui la scienza del più sapiente sarà confusa. Non avete voi forse, tutti i giorni, esempi di corpi animati da un movimento capace d'imporsi sulla forza di gravitazione? La palla di cannone, lanciata nell'aria, non oltrepassa forse, sia pure momentaneamente questa forza? Poveri uomini, che credete di essere tanto sapienti, e la cui sciocca vanità viene umiliata a ogni istante, sappiate dunque che siete ancora ben piccini.»

75. Queste spiegazioni sono chiare, categoriche e senza ambiguità. Da esse viene messo in evidenza questo punto fondamentale: il fluido universale, nel quale risiede il principio della vita, è l'agente principale delle manifestazioni, e questo agente riceve il suo impulso dallo Spirito, sia esso incarnato o errante. Questo fluido condensato costituisce il perispirito o involucro semi materiale dello Spirito. Durante lo stato di incarnazione, il perispirito è unito alla materia del corpo; mentre, durante lo stato di erraticità, esso è libero. Quando lo Spirito è incarnato, la sostanza del perispirito si trova più o meno legata, più o meno aderente, se ci si può esprimere così. In alcune persone, per effetto del loro organismo, si verifica in qualche modo un'emanazione di questo fluido, ed è questo, propriamente parlando, ciò che costituisce il medium a influenze fisiche. L'emissione del fluido animalizzato può essere più o meno abbondante, la sua combinazione più o meno facile, e da ciò i medium più o meno potenti. Questa emissione, però, non è affatto permanente, il che spiega l'intermittenza del potere medianico.

76. Facciamo un paragone. Allorché si abbia la volontà di agire materialmente su un punto qualsiasi collocato a distanza, è il pensiero che lo vuole, ma il solo pensiero non andrà a percuotere questo punto: gli ci vuole un intermediario che esso dirigerà. L'intermediario potrà essere un bastone, un proiettile, una corrente d'aria ecc. Osservate anche che il pensiero non agisce direttamente sul bastone, perché se uno non lo tocca, da solo non agirà di certo. Il pensiero, che altro non è che lo Spirito incarnato in noi, è unito al corpo dal perispirito. Ora, il pensiero non può agire sul corpo senza il perispirito, così come non può agire sul bastone senza il corpo. Accade così che il pensiero agisce sul perispirito, perché è la sostanza con la quale ha maggiore affinità. Il perispirito agisce sui muscoli, i muscoli afferrano il bastone, e il bastone percuote il bersaglio. Quando lo Spirito non è incarnato, gli diventa necessario un aiuto esterno, e questo aiuto è il fluido per mezzo del quale egli rende l'oggetto atto a seguire l'impulso della sua volontà.

77. Così. quando un oggetto è messo in movimento, sollevato, o lanciato in aria, non è affatto lo Spirito che lo afferra, lo spinge e lo solleva, come faremmo noi con la mano. Lo Spirito lo satura, per così dire, del suo fluido, combinato con quello del medium, e l'oggetto, così momentaneamente vivificato, agisce come farebbe un essere vivente. Con questa differenza, però: non avendo volontà propria, esso segue l'impulso che gli dà la volontà dello Spirito.

Poiché il fluido vitale, spinto per qualche verso dallo Spirito, dà una vita fittizia e momentanea ai corpi inerti, e poiché il perispirito non è altro che questo stesso fluido vitale, ne consegue che, quando lo Spirito è incarnato, è lui stesso che dà vita al suo corpo, per mezzo del suo perispirito, mantenendosi unito a questo corpo finché l'organismodi questo lo permette. Quando si ritira, il corpo muore. Ora, se al posto di una tavola si usasse il legno per scolpire una statua, e se si agisse su questa statua come su una tavola, si avrebbe una statua che si muove, che batte, che risponde attraverso i suoi movimenti e i suoi colpi. Si avrà, in una parola, una statua momentaneamente animata da una vita artificiale. Si è parlato delle tavole parlanti, ma si potrebbe, così, anche parlare delle statue parlanti. Quale luce getta questa teoria su un'infinità di fenomeni rimasti finora senza soluzione! Quante allegorie ed effetti misteriosi essa spiega!

78. Ugualmente gli increduli obiettano che il fatto del sollevamento delle tavole senza alcun punto d'appoggio è impossibile, perché contrario alla legge di gravitazione. Noi risponderemo, innanzitutto, che la loro negazione non è una prova; secondariamente che, se il fatto esiste, avrà un bell'essere contrario a tutte le leggi conosciute. Ciò proverebbe una cosa sola: che il fatto poggia, cioè, su una legge sconosciuta e che i negatori non possono avere la pretesa di conoscere tutte le leggi della natura.

Noi abbiamo appena spiegato tale legge, ma questa non è una ragione perché essa sia da loro accettata, precisamente perché essa è stata data da Spiriti che hanno abbandonato il loro abito terreno, invece di esser data da Spiriti che l'abito l'hanno ancora e che seggono all'Accademia. Di modo che, se lo Spirito d'Arago vivente avesse enunciato questa legge, essi l'avrebbero accettata a occhi chiusi; ma enunciata dallo Spirito d'Arago morto, è una utopia. E perché? Perché credono che, essendo Arago morto, tutto ciò che era in lui è anche morto. Noi non abbiamo la pretesa di dissuaderli. Tuttavia, siccome questa obiezione potrebbe imbarazzare certe persone, noi proveremo a rispondere ponendoci dal loro punto di vista, vale a dire facendo astrazione per un istante della teoria dell'animazione fittizia.

79. Quando si fa il vuoto sotto la campana della macchina pneumatica, questa campana aderisce con una tale forza al suo supporto che è impossibile sollevarla, a causa del peso della colonna d'aria che fa pressione sopra di essa. Si lasci rientrare l'aria, e la campana si solleverà con la più grande facilità, perché l'aria che si trova sopra fa da contrappeso all'aria che si trova sotto; tuttavia, abbandonata a sé stessa, essa resterà sul piatto in virtù della legge di gravitazione. Ora, venga compressa l'aria di sotto e abbia una densità maggiore di quella di sopra: la campana sarà così sollevata malgrado la gravitazione. Se la corrente d'aria è rapida e violenta, la campana si manterrà nello spazio senza alcun appoggio visibile, alla maniera di quei pupazzi che uno fa volteggiare sopra un getto d'acqua. Perché dunque il fluido universale, che è l'elemento di ogni materia, quando è accumulato attorno alla tavola, non dovrebbe avere la proprietà di diminuirne o di aumentarne il peso specifico relativo — come l'aria fa per la campana della macchina pneumatica, come il gas idrogeno fa con i palloni — senza che per questo si deroghi alle leggi della gravitazione? Conoscete forse voi tutte le proprietà e tutta la potenza di questo fluido? No! E allora non potete negare un fatto, solo perché non potete spiegarlo.

80. Ritorniamo alla teoria del movimento della tavola. Se, con il mezzo indicato, lo Spirito può sollevare una tavola, egli può sollevare ogni altra cosa: una poltrona, per esempio. Se può sollevare una poltrona, egli potrà anche, una forza adeguata, sollevare nello stesso tempo una persona seduta su di essa. Ecco dunque la spiegazione di questo fenomeno che il signor Home ha prodotto centinaia di volte su di sé e su altre persone. Egli lo rinnovò durante un suo viaggio a Londra e, per dimostrare che gli spettatori non erano vittime di un'illusione ottica, egli fece un segno con la matita sul soffitto, e molte persone passarono sotto di lui. Si sa che il signor Home è un potente medium per gli effetti fisici: egli era, in questo caso, la causa efficiente e l'oggetto.

81. Abbiamo poco fa parlato dell'aumento possibile del peso. Questo è in effetti un fenomeno che qualche volta si produce e che non è affatto più anomalo della prodigiosa resistenza della campana sotto la pressione della colonna atmosferica. Si sono visti, sotto l'influenza di certi medium, degli oggetti assai leggeri offrire la medesima resistenza, poi, tutt'a un tratto cedere al minimo sforzo. Nell'esperienza sopra trattata, la campana non diventa in realtà né più né meno pesante in sé e per sé, ma essa sembra più pesante per effetto della causa esteriore che agisce sopra di essa. La medesima cosa, probabilmente, avviene qui. La tavola ha sempre lo stesso peso intrinseco, perché la sua massa non è aumentata, ma una forza estranea si oppone al suo movimento, e questa causa può risiedere nei fluidi ambientali che la penetrano, così come la causa, che fa aumentare o diminuire il peso apparente della campana, può trovarsi nell'aria. Fate l'esperienza della campana pneumatica davanti a un individuo incolto; non comprendendo egli come possa essere l'aria — che non vede — ad agire, non sarà certo difficile convincerlo che è il diavolo.

Si potrà forse dire che, essendo questo fluido imponderabile, un'accumulazione di esso non può aumentare il peso di un oggetto. D'accordo. Ma osservate che, se noi ci siamo serviti della parola accumulazione, è stato per comparazione e non per assimilazione assoluta con l'aria. Essa è imponderabile: e sia; tuttavia niente lo dimostra. La sua natura intima ci è sconosciuta, e siamo ben lontani dal conoscerne tutte le proprietà. Prima che si fosse sperimentato il peso dell'aria, non si supponevano gli effetti di questo peso. Anche l'elettricità è annoverata fra i fluidi imponderabili. Un corpo, tuttavia, può essere trattenuto da una corrente elettrica e opporre una grande resistenza a colui che voglia sollevarlo; esso è dunque diventato in apparenza più pesante. Per il fatto che il supporto non si vede, sarebbe illogico concludere che esso non esiste. Lo Spirito può dunque avere delle leve di comando che ci sono sconosciute. La natura ci dimostra tutti i giorni che la sua potenza non si arresta davanti alla testimonianza dei nostri sensi.

Non si può spiegare se non con una simile causa il singolare fenomeno — di cui si sono visti parecchi esempi — di una persona giovane, debole e delicata, che solleva con due dita, senza sforzo e come fosse una piuma, un uomo forte e robusto insieme alla sedia su cui è seduto. Le intermittenze della facoltà provano che la causa è estranea alla persona che produce il fenomeno.