311. Messe da parte queste
considerazioni morali, noi non contestiamo per nulla il fatto che ci
possono essere dei medium interessati onorabili e coscienziosi, poiché
ci sono persone oneste in tutti i mestieri. Noi parliamo soltanto
dell'abuso. Ma si converrà che, per i motivi che abbiamo esposti,
l'abuso ha più ragion d'essere presso i medium retribuiti piuttosto che
presso quanti, giudicando la loro facoltà una grazia, l'impiegano solo
per rendere un servigio.
Il grado di fiducia o sfiducia, che
si può accordare a un medium retribuito, dipende prima di ogni altra
cosa della stima che meritano il suo carattere e la sua moralità, e
anche dalle circostanze. Il medium che, per uno scopo eminentemente
serio e utile, fosse impedito a utilizzare il suo tempo in altra
maniera, e fosse per questa ragione esonerato, non può essere confuso con il medium speculatore, con quello, cioè, che con disegno premeditato, facesse della sua medianità una industria. Secondo il motivo e lo scopo, gli Spiriti possono dunque condannare, assolvere o anche favorire. Essi giudicano l'intenzione piuttosto che il fatto materiale.