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C'è ancora un altro punto, non meno necessario, ed è la regolarità
delle riunioni. In tutte, vi sono sempre degli Spiriti che si potrebbero
definire frequentatori abituali, e non
intendiamo con questo riferirci a quegli Spiriti che si incontrano
dappertutto e di tutto s'immischiano. Ma a quelli che sono o gli Spiriti
protettori o coloro cui ci si rivolge più di sovente. Non si deve
credere, tuttavia, che questi Spiriti non abbiano nient'altro da fare
che stare ad ascoltare noi. Essi hanno le loro occupazioni e possono,
d'altronde, trovarsi in condizioni non idonee per essere evocati. Quando
le riunioni hanno luogo a ore e giorni fissi, essi si preparano di
conseguenza, ed è raro che manchino. Ve ne sono anzi di quelli che
portano all'eccesso la loro puntualità; si formalizzano per un quarto
d'ora di ritardo e se stabiliscono essi stessi il momento di un
colloquio, invano li si chiamerebbe qualche minuto prima. Aggiungiamo
tuttavia che, benché gli Spiriti preferiscano la regolarità, coloro che
appartengono a un ordine veramente superiore non sono meticolosi fino a
questo punto. L'esigenza di una puntualità rigorosa è un segno di
inferiorità, come tutto ciò che è puerile. Al di fuori, però, delle ore
consacrate, essi possono senza dubbio venire, e vengono anche volentieri
se lo scopo è utile. Ma niente è più nocivo alle buone comunicazioni
che il chiamarli a vanvera, quando ce ne viene voglia e, soprattutto,
senza seri motivi. Siccome essi non sono affatto tenuti a sottomettersi
ai nostri capricci, potrebbero benissimo non scomodarsi; ed è a questo
punto soprattutto che altri potrebbero prendere il loro posto e il loro
nome.