44. Sistema dell'anima collettiva. È
una variante del precedente. Secondo questo sistema, soltanto l'anima
del medium si manifesta, ma essa si identifica con quella di parecchi
altri viventi, presenti o assenti, e forma un tutto collettivo, che
riunisce le attitudini, l'intelligenza e le conoscenze di ciascuno.
Quantunque il volumetto, dove questa teoria è esposta, sia intitolato La luce,[3]
essa ci è apparsa in uno stile molto oscuro. Ammettiamo di averla
compresa poco e non ne parliamo che a titolo informativo. D'altronde,
come molte altre, essa è un'opinione individuale che ha fatto pochi
proseliti. Il nome di Émah Tirpsé è quello
che prende l'autore per designare l'essere collettivo creato dalla sua
immaginazione. Egli prende per epigrafe la seguente sentenza: Non vi è nulla di occulto che non debba essere conosciuto.Questa
proposizione è palesemente falsa, perché c'è una quantità di cose che
l'uomo non può e non deve sapere. Ben presuntuoso sarebbe colui che
pretendesse di penetrare tutti i segreti di Dio.
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[3]
Comunione. La luce del fenomeno dello Spirito. Tavole parlanti,
sonnambuli, medium, miracoli. Magnetismo spirituale: potenza della
pratica della fede. Attraverso A'filah TiTsé, un'anima collettiva che scrive per mezzo di una tavoletta. Bruxelles, 1858, presso Devroye.