314. Coloro che non
ammettono la realtà delle manifestazioni fisiche generalmente
attribuiscono a frode gli effetti prodotti. Essi si basano sul fatto che
i prestidigitatori abili fanno delle cose che sembrano prodigi, per chi
non conosca i loro segreti; da cui concludono che i medium altro non
sono che dei giocolieri. Abbiamo già confutato questo argomento, o
piuttosto questa opinione, soprattutto nei nostri articoli su Monsieur
Home e anche nei numeri del gennaio e febbraio 1859 della Rivista Spiritista. Non ne diremo perciò che poche parole prima di parlare di una cosa più seria.
È, del resto, una considerazione che non sfuggirà a chiunque
rifletta un po’. Ci sono senza dubbio dei prestigiatori d'una abilità
prodigiosa, ma sono rari. Se tutti i medium praticassero giochi di
prestigio, bisognerebbe convenire che quest'arte avrebbe fatto in poco
tempo dei progressi inauditi e sarebbe diventata immediatamente
comunissima, poiché si troverebbe allo stato innato in persone che di
essa quasi non sospettavano, e finanche nei fanciulli.
Per il
fatto che ci siano dei ciarlatani che smerciano dubbi intrugli sulle
pubbliche piazze, per il fatto che ci siano anche dei medici che, senza
andare sulla pubblica piazza, ingannano la fiducia dei loro clienti, ne
consegue forse che tutti i medici siano dei ciarlatani e che la classe
medica abbia perduto la meritata considerazione? Per il fatto che ci
siano individui che vendono acqua tinta per vino, ne consegue forse che
tutti i commercianti di vino siano dei sofisticatori e che non esista
più vino puro? Si abusa di tutto, anche delle cose più rispettabili, e
si può dire che la frode ha anch'essa il suo genio. Ma la frode ha
sempre un fine, un interesse materiale qualsiasi; là dove non c'è nulla
da guadagnare, non c'è alcun vantaggio a ingannare. Abbiamo anche detto,
a proposito dei medium mercenari, che la migliore di tutte le garanzie è
un disinteresse materiale assoluto.